di Valentina Pietrocola
FOGGIA | Orgoglio tutto italiano quello realizzato questa sera alla ottava giornata di gara del Campionato del Mondo Giovani a Plovdov in Russia.
Sono le 20 circa quando i 4 talenti italiani iniziano la finale del torneo a squadre di sciabola. La rivale contro cui dovranno combattere non è una della squadre più deboli e inoltre ha dalla sua anche il fatto di esser la padrona di casa, 4 giovani atleti russi.
La gara è sofferta e molto sentita, gli italiani partono bene, ma poi si lasciano rimontare e anche superare dagli avversari. Inizia l’ultima fase della staffetta, è il turno del giovane Luca Curatoli pochi colpi di sciabola, dritti e sicuri.
La concentrazione è alle stelle, in quell’attimo si pensa ai sacrifici fatti, alla voglia di entrare nella storia, al sapore della vittoria che quando è a un passo da noi fa accrescere la fame e la sete di gloria. Ultimi minuti, la sciabola fende l’aria e affonda toccando l’avversario. Inostri ragazzi ce l’hanno fatta. La Russia soccombe battuta 41 a 45 dall’Italia.
Il boato riempie il Centro Sportivo, i giovani talenti Francesco D’Armiento, Francesco Bonsanto, Luca Curatoli e Leonardo Affede si stringono forte uno con l’altro. In quell’abbraccio ci sono lacrime, sudore, risate, nessuno dei quattro sa bene quale tra i sentimenti possibili da provare dall’uomo, abbia in realtà preso il sopravvento in quei minuti.
Il pubblico è in delirio. L’inno di Mameli riecheggia nel Centro Sportivo, la medaglia d’oro è sul petto dei quattro campioni, i flash delle foto, la gloria. Stasera si è fatta la storia: mai infatti la Nazionale Italia Under 20 ha vinto l’oro per le gare a squadra di sciabola.
Oggi quattro giovani ragazzi di questa che viene spesso chiamata la generazione «Wiki», tutta Social Network, bullismo e i phone, hanno invece coronato il loro sogno dopo infiniti allenamenti e tantissimo sudore regalando una gioia a noi Italiani, ma soprattutto un orgoglio infinito a noi foggiani.
E sì infatti due ragazzi della squadra sono proprio della nostra bella terra di Capitanata: Francesco d’Armiento e Francesco Bonsanto.
In questi casi i ragazzi sono fuggiti da Foggia, ma faranno ritorno da eroi.
Giovedì 10 aprile 2014
© Riproduzione riservata
1974 visualizzazioni