di Valentina Pietrocola
FOGGIA | Si è conclusa la due giorni dedicata alla cultura vegana e al mondo vegetariano. Ieri e oggi infatti la zona pedonale è stata affollata dal gruppo di attivisti foggiani di DauniaVeg – Vegetariani e Vegani Dauni.
In vista della prossimità delle festività pasquali, giorni in cui per tradizione vengono consumati kili di carne d’agnello sia per la preparazione dei tradizionali cardoncelli (verdura condita con uova e pezzettini di agnello) che per la famosa brace usanza tipica di Pasquetta. L’urlo degli attivisti invece punta alla natura docile che rasenta umanità del mite agnellino e denuncia il massacro che viene fatto ogni anno a Pasqua del povero ovino.
Ecco perché l’associazione ha deciso di sensibilizzare la cittadinanza invitando a risparmiare gli animali e ad aderire alla cucina e alla cultura vegana.
È stato infatti distribuito un menu di pasqua definito «senza crudeltà», in cui ogni singola portata rispetta e tutela animali e derivati: ecco quindi che spuntano piatti di legumi, cereali, tofu, frutta e verdura.
Si potrebbe anche pensare di passare una Pasqua diversa; a volte basta dar vita a nuove tradizioni, che abbiano rispetto per l’ambiente e per dei poveri animali indifesi.
La tematica toccata dagli attivisti, ha generato anche una missiva che è stata inviata al Vescovo della Diocesi Foggiana e a tutti i parroci: "Gentile signor Parroco – si legge nella missiva - per la celebrazione della Pasqua quest'anno saranno uccisi nel nostro paese circa ottocentomila agnelli: quasi un quarto degli agnelli consumati ogni anno. Dietro questo numero c'è la sofferenza di esseri viventi - creature di Dio, per chi crede.
Un antico filosofo sosteneva che l’uomo è ciò che mangia: facciamoci un esame di coscienza allora. Siamo assassini? cultori delle tradizioni? Credenti? Insensibili? Carnivori? Le domande non hanno risposta, perché ogni risposta è dentro di voi.
Domenica 13 aprile 2014
Ultima modifica:
domenica 13 aprile 2014
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